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Laboratorio di Percussioni con Tiziano Tononi

Laboratorio di Percussioni

L’esigenza di avviare un laboratorio dedicato allo studio e alla pratica degli strumenti a percussione nasce da una considerazione maturata nei molti anni di insegnamento, sia di strumenti e materie

decisamente inerenti all’argomento, e sia di musica d’insieme, laboratori all’interno dei quali in troppe occasioni, a mio giudizio, si evidenzia una difficoltà di approccio con l’aspetto ritmico della musica, e spesso una quasi totale inconsapevolezza dei principali meccanismi che regolano funzioni e utilizzo della componente ritmica della stessa. Quindi, per dare una risposta concreta ad una concreta mancanza, il laboratorio intitolato “The Sound of Rhythm” si rivolge a tutti i musicisti, specialisti e non degli strumenti a percussione, che sentano l’esigenza di approfondire e sviluppare una consapevolezza che riguarda l’aspetto fondante di ogni forma in musica, il ritmo, elemento senza il quale ogni discorso relativo ad costruzioni successive, melodiche o armoniche, fatica a trovare una propria “direzione”. Il lavoro verterà sullo studio e la pratica di alcuni principi di base della interazione/costruzione ritmica, sullo sviluppo della capacità di ascolto nonché sulla progressiva capacità di improvvisare ritmicamente. Per poter lavorare in maniera funzionale e soprattutto utile ai partecipanti al corso, gli stessi saranno divisi per livelli, in modo da poter così affrontare di volta in volta argomenti di comune utilità. Le prime fasi dello studio collettivo verteranno sulla capacità di produrre, insieme – e non è come dirlo – unisoni e “opposizioni”, un concetto teoricamente semplice comunemente conosciuto come battere/levare (una delle domande più frequenti: ma com’è – o cos’è!- il levare? Volete sapere la risposta? Venite al laboratorio!), per passare poi gradualmente ad affrontare costruzioni più articolate e complesse, facendoci dare una mano, in questo senso, dal “minimalismo” di Steve Reich, dalla musica tradizionale Afro-Cubana e dalla musica dell’Africa Occidentale per imparare a costruire “strati” di ritmi che si sovrappongono e creano cicli, e dalla musica classica dell’India del Nord e da quella di Java e Bali, per capire come imparare a “respirare” insieme ritmicamente. Un giro del mondo attraverso il ritmo, che ci aiuterà anche a capire come questo aspetto della musica metta in comunicazione diretta aspetti di culture solo apparentemente distanti, e in cui la diversità che le diverse tradizioni propongono non possa essere vista altrimenti che come una grande, sfaccettata fonte di arricchimento culturale.

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