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Chitarra Moderna e Propedeutica

Corso di Chitarra Moderna

Il corso di chitarra moderna si propone di formare musicisti in grado di affrontare con competenza e professionalità il mondo della musica odierna. Il corso è adatto sia per i principianti che per chitarristi che possiedono già un background di studio.
Fin dal primo approccio con lo strumento viene data grande importanza alla lettura della musica ed all’ear training, due aspetti fondamentali nella vita di un musicista di qualsiasi livello.
Verranno analizzate le tecniche esecutive essenziali per un chitarrista moderno, oltre agli aspetti di teoria e armonia a partire dal livello base fino ad arrivare all’analisi di brani anche complessi.
Si affronteranno anche temi quali l’improvvisazione, la costruzione del fraseggio in modo coerente ai vari generi e la creazione del proprio suono anche attraverso l’utilizzo di effetti.
Il percorso viene in ogni caso modellato in base alle esigenze dell’allievo, spaziando tra rock, blues, pop, fusion.

Corso di Chitarra Propedeutica

Corso adatto a amatori e semiprofessionisti; le lezioni individuali si tengono nell’arco di tutta la giornata per permettere la frequenza anche a chi studia o lavora.

Il programma didattico prevede un minimo di 4 lezioni mensili da un’ora ma può essere modificato in base alle esigenze dell’allievo creando un percorso personalizzato.

Al programma di base si possono aggiungere corsi complementari e laboratori collettivi. Dal 2°livello è obbligatoria la frequenza al Corso di Arrangiamento.

Il corso è indirizzato sia a chi vuole studiare a livello amatoriale sia a chi vuole intraprendere un percorso professionale.

Il corso è così strutturato:

4 lezioni individuali mensili a cui si possono aggiungere  corsi o/e laboratori complementari

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Ear training

L’”Ear training” e cioè l’allenamento dell’orecchio musicale è quella disciplina che affina la capacità di discernere i vari elementi del discorso musicale tramite l’ascolto.

Questi elementi: altezza dei suoni, rapporto tra i suoni, melodie, accordi, progressioni armoniche, scale, modi, ritmo, metro, articolazione, timbro, dinamica etc. vengono affrontati separatamente per permettere lo sviluppo di una memoria uditiva di riferimento.

In genere queste informazioni musicali sono già istintivamente presenti in ognuno di noi. Anche chi non ha conoscenze musicali di nessun tipo è in grado di cantare delle canzoni a memoria, spesso anche in maniera accurata. Sovente capita di trovare strumentisti che suonano “a orecchio” non sapendo leggere la musica. Il che significa che nella nostra memoria queste informazioni musicali sono “immagazzinate” in maniera permanente e facilmente raggiungibile.

L’Ear training quindi permette un miglior tuning di questo sistema già esistente in modo che sia funzionale a chi vuol affrontare seriamente lo studio della musica.

Lo studio dell’”ear training” allena lo studente a riconoscere ad orecchio “cosa sta succedendo” in un brano musicale: dalle componenti più istintivamente riconoscibili come il timbro (chi non saprebbe distinguere il suono di un pianoforte dal suono di una tromba?) alle componenti meno immediate come riconoscere le note che compongono una melodia, gli accordi che l’accompagnano etc.

L’allenamento avviene progressivamente per esempio iniziando con semplici relazioni di due suoni (intervalli), con brevi melodie (sequenze di più suoni con un’idea tematica identificabile) o, per far riferimento al ritmo, si inizia identificando le cellule ritmiche elementari ed i metri più comuni intensificandone via via le complessità.

Utilizza l’orecchio relativo e cioè la capacità di riconoscere i rapporti tra i suoni indipendentemente dalla loro altezza assoluta che, a differenza dell’orecchio assoluto (che invece identifica esattamente l’altezza assoluta del suono e quindi il nome della nota) è più agevolmente affrontabile.

La verifica dell’accuratezza dell’ascolto è fatta tramite esercizi di call and response e dettati musicali: dal suono alla carta! …. e quindi di conseguenza si affronta anche lo studio degli elementi essenziali della notazione musicale per chi non ne ha una conoscenza minima necessaria.

E per inverso si utilizzerà la memoria musicale costruita tramite l’esperienze di ascolto per “sentire come suona” una partitura musicale scritta senza averla ascoltata precedentemente: dalla “carta” al suono.

Uno spazio viene anche dedicato al “performance ear training” e cioè a riprodurre sul proprio strumento il materiale sonoro appena ascoltato sia ritmico che melodico.

Batteria Jazz

Parlare di un corso di batteria Jazz oggi significa introdurre immediatamente una tale quantità di variabili che si corre subito il rischio di perdersi nel dedalo delle possibili accezioni del termine Jazz, ma in effetti una riflessione seria non può comunque prescindere dal porre, a chi si affaccia alla materia, un quesito assolutamente necessario: cosa intendiamo oggi per Jazz?

E la risposta non è meno complessa e composita della domanda, e dunque cercheremo una via per capire cosa sia questa musica, nascosta e un po’ misteriosa per molti, una via “utile”, più che “giusta”, accogliente e non “respingente”, insomma un modo di approcciare la materia che ci permetta di capire come mai il Jazz si sia imposto come la musica certamente più importante, caratterizzante e significativa del XX secolo.

Già dal suo principio l’origine “meticcia” dal Jazz, incontro di culture diverse, tra traslazioni di Africa ed Europa, denota questa musica come un luogo “accogliente”, nel quale la convivenza di elementi apparentemente molto lontani tra loro trova una capacità/possibilità di convivenza, stratificazione e sviluppo uniche, e la rende una musica non mai “passatista”, congelata nel tempo, ma sempre attuale e disposta a confrontarsi con ogni tipo di istanza contemporanea.

In questo senso la vitalità del Jazz nella sue varie e diverse stagioni è proprio dipesa, e dipende ancora, dalla sua capacità di non farsi imbrigliare in stili, stilemi e “generi” che vanno via via cristallizzandosi, diventando in qualche modo fenomeni stereotipati ma, al contrario, come le migliori opere dell’ingegno umano, dalla necessità di trovare quelle “vie di fuga” necessarie che lasciano parole non dette nelle mani dei musicisti che verranno domani.
In termini pratici, parlando di un programma per un corso di batteria Jazz, ne consegue che lo spettro dei problemi da affrontare progressivamente sia necessariamente vasto, spaziando da elementi di base della tradizione ritmica sia Europea che Afro-Americana, per passare attraverso elementi specifici dell’evoluzione strumentale della batteria (strumento genuinamente sviluppatosi parallelamente alla storia del Jazz, in un percorso lungo almeno cinque o sei decenni, dalla fine degli anni ’20 fino almeno alla fine degli anni ’70), fino alla possibile commistione con elementi di musiche europee dell’oggi, o contemporanee, saldandosi così in un cerchio ideale che, partito dall’Europa cinque secoli fa, vi fa ritorrno, non senza traumi e scossoni, dopo essersi confrontato con la più grande e straordinaria cultura ritmica a noi nota, cioè l’insieme, così incredibilmente vario, sofisticato e diversificato, delle musiche che compongono l’universo e i cieli d’Africa.

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Improvvisazione con Bruno Chevillon

 

Sarà posta particolare attenzione ad alcuni modelli quali John Cage, Salvatore Sciarrino, Giacinto Scelsi e Helmut Lachenman, senza dimenticare Luciano Berio e la musica elettronica.

L’ascolto, la postura e l’atteggiamento mentale come elementi fondamentali dell’improvvisazione. Il corso prevede un numero chiuso di partecipanti e la selezione avviene previa audizione.

Corso di primo livello per nuovi iscritti, e di secondo livello per i partecipanti con diploma al corso del 2017

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Chitarra Pop-Rock

In un’epoca dove la commistione di generi e stili più disparati e l’uso e lo sviluppo di tecniche di improvvisazione e di composizione sempre più evolute e complesse, risulta fin troppo complicato immaginare un linguaggio od una forma musicale ben distinti e separati o confinabili in maniera definita e netta.

Questo il motivo per cui in un corso professionale di musica moderna riguardante i generi e i linguaggi rock e pop risulta impossibile escludere lo studio, l’ascolto e l’analisi di brani e musiche di epoche generi e stili antecedenti, la cui evoluzione ne ha permesso la nascita e il continuo sviluppo fino ai giorni nostri,

A tal fine risulta imprescindibile lo studio di linguaggi quali il Blues, il Folk, o il Rock’n’Roll, per citarne alcuni, così come le successive evoluzioni quali l’HardRock o l’IndiePop.

Il corso si divide in quattro Livelli: obiettivo generale del corso è rendere l’allievo consapevole delle svariate accezioni del linguaggio Pop/Rock nelle sue strutture e nei suoi stilemi sia dal punto di vista teorico che pratico, portandolo ad un uso personale e consapevole di tutte le regole, delle tecniche e delle sonorità a livello creativo improvvisativo e compositivo.

 

 

  • Proficuo approccio all’uso dello strumento attraverso lo studio di una corretta impostazione.
  • Tecniche di riscaldamento
  • Uso del plettro
  • Uso delle dita nell’esecuzione di parti melodiche
  • Lettura e riconoscimento delle note in prima posizione
  • Studio degli accordi maggiori e minori in forma triadica in prima posizione
  • Uso dei bicordi di quinta nell’accompagnamento Pop/Rock
  • Studio ed utilizzo melodico di figure ritmiche semplici
  • Accompagnamento ad accordi con la tecnica strumming in svariati generi (Folk, Blues, Pop, Rock…) attraverso l’analisi e lo studio di brani musicali

 

  • Studio ed analisi di scale maggiori e minori naturali
  • Lettura e riconoscimento di note in seconda posizione
  • Studio di tutti gli accordi in forma triadica
  • Studio di tutte le famiglie degli accordi in forma quadriatica
  • Forma musicale Blues: analisi e struttura
  • Approccio alle sonorità ed utilizzo della strumentazione
  • Studio di ritmica e tecniche di accompagnamento nei vari generi (Blues, Country, Rock’n’Roll, Rock-Blues, Rock, HardRock, Pop, PopRock)
  • Studio di brani scritti con metrica binaria
  • Studio di tecniche di plettrata
  • Studio di tecniche chitarristiche
  • Esecuzioni di brani e di soli scritti in svariati generi dove risulti predominante l’utilizzo delle tecniche chitarristiche studiate

 

  • Tecniche chitarristiche volte al completo miglioramento della precisione e della velocità esecutiva
  • Ricerca e sviluppo del proprio suono personale
  • Approccio all’improvvisazione: studio dell’armonia funzionale applicata allo strumento
  • Lettura e riconoscimento di note su tutti i primi 12 tasti della tastiera
  • Studio ed analisi di scale maggiori e minori in tutte le forme più comuni
  • Studio delle scale modali
  • Studio ed utilizzo pratico di strutture e figure ritmiche composte
  • Studio di brani scritti con metrica ternaria
  • Analisi melodica ed armonica applicata allo studio di stili e linguaggi chitarristici
  • Utilizzo di tutte le quadriadi su tutta l’estensione della tastiera e in tutte le possibili forme (diretta e rivolti)
  • Studio di brani di maggiore difficoltà dal punto di vista ritmico, melodico ed armonico
  • Forme di accompagnamento più complesse nei vari generi e stili legati ai linguaggi Soul, Pop, Funk, Rock-Blues, Rock e HardRock

  • Lettura e riconoscimento delle note su tutta l’estensione della tastiera
  • Completo e maturo utilizzo in ambito esecutivo/improvvisativo di tutte le tecniche chitarristiche -Maturo utilizzo dello strumento in ambito ritmico
  • Trascrizione ed esecuzione di brani sia dal punto di vista ritmico che melodico/solistico -Utilizzo maturo consapevole e personale delle sonorità e della strumentazione
  • Studio dell’armonizzazione a più voci
  • Studio di brani di elevata difficoltà in ambito Pop e Rock
  • Utilizzo di figure ritmiche irregolari sia in ambito ritmico che melodico/solistico
  • Studio della poliritmia e della polimetria in ambito ritmico e melodico/solistico
  • Studio approfondito delle tecniche di improvvisazione

 

Le lezioni e gli argomenti trattati si adatteranno ad ogni singolo allievo in base alla propria indole personale, alle proprie attitudini musicali, alle conoscenze ed abilità acquisite e consolidate; a tal fine l’appartenenza da parte dell’allievo alle classi dei vari livelli verrà decisa in base alle doti musicali del singolo allievo.

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